Il racket delle estorsioni, il cosiddetto “pizzo”, rappresenta ancora oggi una piaga in molte zone del Sud Italia, in particolare della Sicilia. “L’estorsione è la madre di tutti i crimini, perché è funzionale a stabilire, consolidare ed estendere il governo della criminalità organizzata sul territorio”, recita il manifesto di Addiopizzo, il movimento nato nel 2004 a Palermo per favorire una rivoluzione culturale contro le mafie.
I dati disponibili per la provincia di Palermo raccontano che, da gennaio a ottobre del 2021, le forze dell’ordine hanno accertato circa 220 estorsioni. Poche però sono state quelle denunciate. Molti non lo fanno per paura, altri per convenienza o per abitudine: pagare il pizzo è visto come un adempimento burocratico, una prassi che permette di restare aperti e lavorare.
In occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” 2022, Il teatro delle quisquilie, compagnia teatrale trentina molto attenta alle tematiche sociali e civili, dedica una produzione originale al drammatico tema del racket delle estorsioni.
Lo spettacolo “Attent(at)i” si rivolge in particolare alle scuole (ultimi anni della scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado), per permettere a studenti e studentesse di accostarsi gradualmente e con le giuste modalità a un argomento ancora così drammaticamente attuale.
Il teatro delle quisquilie
scuola secondaria di I grado, scuola secondaria di II grado